Incarnazioni del Divino,
In questa esistenza umana, dovremmo concentrare la nostra mente su Dio. Per far ciò, dovremmo pensare a come raggiungere i suoi santi piedi. In questo mondo materiale, dobbiamo creare le opportunità per raggiungere quest’obiettivo. Preghiamo Dio per realizzarlo, ma i nostri problemi mondani ci impediscono di farlo e confondono la nostra mente. Se cerchiamo di pensare troppo a questo, le nostre menti si confonderanno se seguire o no il cammino spirituale. Come possiamo pensare a Dio mentre si vive in questo mondo? A volte potreste perfino pensare che non sia possibile – ma non è vero. In realtà quello che ci dimentichiamo di fare è di essere pazienti. Si deve sempre usare pazienza con parenti e amici. Solo se sarete in grado di aspettare con pazienza – potrete fare servizio e altre opere di carità. Per fare servizio e opere caritatevoli serve devozione. Per sviluppare devozione, serve una vera propensione mentale. Per avere quest’atteggiamento mentale veritiero, dovremmo percorrere il cammino giusto. Per procedere nel modo giusto – non dovremmo rimanere intrappolati nei problemi del mondo. Siamo sempre a creare problemi che ci rendendo preoccupati e turbati. Questo perché la nostra mente non è forte. E, non essendo forte, non possiamo nemmeno sopportare i problemi più piccoli e le nostre menti si confondono.
La gente, vivendo una vita di coppia, sostiene di non poter percorrere il cammino spirituale. Si dice che solo i sadhu possano percorrere questa strada – ma tutti la possono affrontare. Quello che serve sono fiducia in se stessi e forza d’animo. Se volete percorrere questa strada, scegliete un ambiente adatto. Per procedere sul sentiero spirituale – si deve lentamente sacrificare se stessi. Così, si potrà sicuramente accedere ad una condizione superiore. Mai pensare di non farcela perché si sta seguendo una vita familiare. È necessario regolare la mente favorevolmente e farlo con fiducia. Quando provate veramente – i vostri problemi famigliari e le difficoltà – si esauriranno e si avrà la possibilità di raggiungere i santi piedi del Signore. I Purana dicono che molti santi e saggi hanno raggiunto il livello più elevato, pur vivendo una vita di famiglia; se leggete queste storie, scoprirete come hanno fatto. Anche molti Siddha che vivevano una vita familiare – hanno raggiunto grandi altezze spirituali. Non è un problema avere famiglia. In questa nostra vita di famiglia abbiamo desideri, egoismo, e l’abitudine di accumulare sempre più cose – diciamo sempre – questo è per me… solo per me. Non pensiamo mai agli altri; non abbiamo l’abitudine di condividere; ci manca l’usanza di accogliere il prossimo o rispettarlo. Infine si giunge ad uno stato in cui si dice: “è tutto mio.” Dite – “è mio, è mio!” – ma cosa porterete con voi quando morite? Nulla può accompagnarci quando lasceremo questa terra. Nessuno quando muore porterà niente con sé tranne il bene, il male e la carità che ha fatto.
I re che hanno vissuto una vita di famiglia hanno costruito templi ed eseguito grandi sadhana spirituali. Hanno seguito il sentiero della devozione e raggiunto grandi altezze devozionali. Quindi, dobbiamo pensare a come il servizio che hanno fatto agli altri abbia portato dei cambiamenti a loro stessi. Non pensate mai di cambiare – invece dovreste cercare. Ottenere una nascita umana è una rara opportunità. Se non fate attività di beneficenza, di assistenza o di aiuto disinteressato ad altri in questa nascita – in quale avete intenzione di farlo? Stiamo solo separando noi stessi dagli altri, a causa delle nostre diverse nazionalità e non pensiamo neanche una volta a Dio, al servizio o alla carità. Offrire servizio ad un altro è come fare una puja al Signore Shiva. Fare servizio ad un altro individuo, conduce più vicino ai piedi del Signore. Quando abbraccerete quest’idea di servizio? Quando vi arrenderete completamente a Dio?