Swamiji, ti è stato affidato un grande compito. Ce n’è uno anche per me? Voglio un compito anch’io.
Hai fatto una bella domanda. Vuoi lavorare, allora chiederò al Divino se per favore può darti un po’ di lavoro. Lo riceverai immediatamente, non preoccuparti. Se sei pronto a fare il lavoro, il Divino te lo darà.
Per prima cosa, devi chiederti se sei pronto ad arrenderti completamente. Chiediti se sei disposto a fare il lavoro veramente, con soddisfazione, senza rabbia, senza preoccupazioni, sinceramente e senza cercare di fare soldi con nessuno. Sei pronto a lavorare senza chiedere soldi, senza essere attaccato a nulla, senza sentimenti sessuali, senza essere attaccato ai tuoi amici e parenti – sei pronto per tutto questo? Sei disposto a lavorare davvero sodo e con totale sincerità?
Vi parlo dall’interno del mio cuore. Non mento mai a me stesso. Sono interessato solo, totalmente e completamente, a come le persone beneficiano della vita spirituale e ne traggono il massimo. Posso distribuire la conoscenza spirituale, perché capisco gli altri e come si sentono. So come vivono gli altri e le loro preoccupazioni e problemi.
Allora sei come Dio, o sei Dio?
Io non sono un dio e non sono Dio. Non voglio affatto che si pensi in questo modo. Non voglio ingannare le persone. Non voglio proprio niente. Sono un uomo normale, come te. L’energia universale mi ha chiamato su questa Terra. Ho chiesto perché e mi è stato detto che il Divino aveva un dono per me. Mi è stato chiesto se ero pronto a portarlo. All’inizio ho detto che non lo volevo, ma in seguito ho accettato. Quando ho chiesto cosa fosse questo regalo, il Divino me lo ha dato. Ho chiesto perché e mi è stato detto che questa era una cosa molto buona e che avrei dovuto distribuirla alla gente e dovrei darla a chiunque venga da me. Ho chiesto se dovevo andare in giro e darlo alle persone, ma mi è stato risposto, no, no, no, no – devi darlo a chiunque si avvicini a te. Ho accettato e lo sto facendo, ma la maggior parte delle persone non lo capisce, perché non è ancora matura. Quindi ho pensato che avrei dovuto aspettare un po’ e distribuirlo più tardi. Mi sono chiesto perché il Divino mi avesse dato questo lavoro e poi questo Ashram. Poi mi hanno dato tutti questi bambini poveri da accudire come servizio all’umanità. Quindi il Divino dà tutto, e tutto è il dramma divino.
